venerdì 20 maggio 2016

Pennelli, quale scegliere?

In questo secondo post voglio parlare di un altro strumento fondamentale per noi creative: i pennelli.
Ogni tecnica pittorica necessita di modelli specifici. L'acquerello, per esempio, richiede peli morbidi ed elastici che assorbano molto colore come i pennelli di martora, per la pittura al cavalletto con olio o con gli acrilici si usano invece pennelli con il manico lungo e in pelo di setola abbastanza rigida per stendere bene i colori densi e pastosi oppure in pelo sintetico o di bue, più morbidi, per rilasciare meno tracce nella stesura del colore. Il pennello si compone di tre parti fondamentali che possono variare a seconda dell'uso che se ne deve fare: il manico, la ghiera e la punta. Di seguito elenco le caratteristiche generali dei principali tipi di pelo in commercio:
Martora Kolinsky - Sono i migliori pennelli per acquerello grazie alla sua elasticità e morbidezza. Lungo, affusolato e con la punta sottile, questo pelo ha la caratteristica di incamerare molto colore e rilasciarlo con estrema sensibilità. Se siete cuorisi di provarlo, eccolo.
Martora Rossa - Pelo meno pregiato del precedente, ma comunque ottimo per l'acquerello. Viene utilizzato anche per la tempera, per l'acrilico e per i particolari più fini nella pittura ad olio.
Provate questo, é fantastico.
Pelo di Bue - Di colore bruno o marrone, è molto elastico, duraturo ed economico. Utilizzato in quasi tutte le tecniche pittoriche. Li trovate spesso in set come questi.
Filamento Sintetico - Presenta caratteristiche simili al pelo di martora ma ad un costo di gran lunga inferiore, è molto resistente all'usura tranne quando utilizzato con solventi. Eccoli qui.
Pennelli di Setola - Flessibile ed elastico, questo pelo ha un'eccellente presa del colore. Utilizzato soprattutto con i colori ad olio e acrilici. Io uso questi,ottima qualità.
Insieme al tipo di pelo e alla lunghezza del manico, altra caratteristica fondamentale per la giusta scelta del pennello è la forma e la dimensione della punta:
punta piatta per fondi e stesure su superfici ampie
punta tonda per tracciare linee o dettagli particolareggiati
 lingua di gatto per ritocchi, finiture e velature
 ventaglio per velature, sfumature e trasparenze.
Ovviamente queste sono solo indicazioni, ognuno può usarli nel modo che preferisce.

A lavoro ultimato, asportare con uno straccio il grosso del colore residuo partendo dalla ghiera verso la punta, sciacquare il pennello, abbondantemente e con cura, nel solvente o nell'acqua tiepida, a seconda del tipo di colore utilizzato. Con il tempo i peli tendono a separarsi abbandonando la loro curvatura originale ma è quasi sempre possibile ridare la forma al pennello: dopo il lavaggio modellate il pelo con le dita inumidite con una soluzione di acqua e balsamo per capelli e riponete sempre i pennelli con la punta rivolta verso l'alto o all'interno di appositi porta pennelli.



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