martedì 31 maggio 2016

Ricicliamo i barattoli di latta!!! decorazione facile in stile Shabby chic.

Ciao a tutti, questa sera finalmente inserisco il mio primo post sul riciclo creativo!!!
Che bello sono stra felice *_____* Allora stasera parleremo dei barattoli di latta. Certamente non sono i cibi da preferirsi, ma lo scatolame prima o poi fa la comparsa in ogni cucina, un po’ per fretta un po’ per comodità, tutti apriamo la cosiddetta “scatoletta”, ovviamente non è come mangiare verdure fresche ma molte marche sul mercato utilizzano ingredienti ottimi per preparare il cibo in scatola, che può andare dalla frutta sciroppata, alla verdura come ceci e piselli, piuttosto che passata di pomodoro, sardine o sgombri o tonno, ma una volta aperta la scatoletta non pensate neppure di buttarla, può essere utile ancora in tanti modi.
Innanzitutto occorre una certa preparazione prima di utilizzare il barattolo di latta, per prima cosa dobbiamo lavarlo molto accuratamente, soprattutto se conteneva cibi unti; durante la fase di apertura cercate di fare attenzione a non lasciare delle sbavature taglienti, in questo caso è meglio procurarsi una lima da ferro mezzatonda e con la parte arrotondata smussare per bene l’interno del barattolo: in ogni caso per determinati utilizzi è meglio bordare l’apertura con del nastro adesivo o con stoffa utilizzando la nostra amata colla a caldo. 
Dopo aver preparato le nostre scatolette passiamo alla fase creativa vera e propria, stasera io vi propongo un'idea che mi piace molto: BARATTOLI DI LATTA DA RIVISITARE IN STILE SHABBY CHIC con l'utilizzo di corde e juta. Sfruttando solo ed esclusivamente la vostra fantasia per decorare delle semplici scatolette, con acrilici, colla a caldo, corda, bottoni, pizzi e e merletti, è possibile realizzare ad esempio un piccolo giardino per fiorellini, bulbi, piante grasse o spezie.

In questo caso è stata utilizzata una latta che conteneva dei legumi, è stata decorata con della corda incollandola con la colla a caldo e all'interno è stato inserito un vasetto di vetro (così ricicliamo anche quello) in cui mettere l'acqua per i fiori. Se volete mettere all'interno delle piantine non è necessario inserire il barattolino in vetro, ma basta semplicemente riempire il barattolo di terriccio e mettere le piantine. L'utilizzo della corda e della juta crea un bellissimo effetto e sono molto semplici da utilizzare, possono essere abbinate a colori acrilici nei toni pastello, a gessetti, pizzi, legnetti ecc..
Dunque sbizzaritevi creative... Vi lascio i link dei materiali che potrebbero esservi utili:
1- LIMA  MEZZA TONDA 
2- SPAGO DI CANAPA
3- ROTOLO DI JUTA
4- COLLA A CALDO

lunedì 30 maggio 2016

colori ad olio, tutorial e scheda tecnica

Buona sera ragazzi, scusate la mia assenza negli ultimi giorni (causa festa di paese *__________*). in questo post voglio parlare dei colori ad olio. Come consiglio sempre è importante utilizzare strumenti e materiali della massima qualità possibile. Per qualità non intendo materiali di moda o necessariamente più cari, ma di cui si conoscono gli ingredienti, abbiano comprovato nel tempo la loro affidabilità e, soprattutto, siano conformi al nostro stile, ovvero siano per noi “comodi” e familiari. A parità di cifra da spendere, consiglio di comprare poche cose, ma di qualità. Il desiderio di servirsi dei migliori pennelli, colori e supporti, indica anche una visione non richiusa in sé stessi del dipingere: l'opera acquista una vita autonoma, dura nel tempo. I colori migliori per esempio hanno una brillantezza e una saturazione non paragonabile a quelli di qualità “da studenti”: se si accostano due quadri realizzati con diversa qualità di olio la differenza è evidente. I colori ad olio sono dei pigmenti che hanno come legante un olio (olio di lino crudo, olio di papavero e olio di noce). I dipinti a olio presentano una superficie lucida, i colori sono brillanti e luminosi e garantiscono la massima stabilità e inalterabilità nel tempo. I tempi di essiccazione sono molto lunghi, quindi è facile lavorare e si ha tutto il tempo necessario per rifinire e sfumare senza che il colore asciughi, questo permette di ottenere sfumature rifinite e minuziose. Per diluire il colore si possono usare vari additivi. Alcuni ritardano l'essiccazione, altri la agevolano, altri ancora ne modificano le caratteristiche, per esempio alcuni ne aumentano la brillantezza. I colori ad olio comunemente sono racchiusi in tubetti di stagno con tappo a vite. Sui tubetti, vengono indicati il grado di trasparenza (coprente, semi coprente, semi-trasparente) e la nocività. Sul mercato esistono colori di diverse marche, con una gamma che va dalle 70 alle 90 tonalità. I pennelli consigliati per la pittura ad olio possono essere di tutti i tipi, sia sintetici che di pelo animale, sia tondi che piatti, devono però essere di buona qualità per evitare che quando dipingete perdano i peli e si mescolino al colore. Togliere questi peli dalla tela è una cosa molto fastidiosa, che vi distoglie dal lavoro e vi fa perdere concentrazione. Servono dei recipienti, uno con trementina o acqua ragia, per pulire i pennelli e l'altro con il vostro preparato (Medio essiccante e l'Olio di lino) per diluire i colori. Non usate recipienti di plastica, i diluenti la corrodono. Vanno bene sia di vetro che di metallo. la superficie ideale per la pittura ad olio è sicuramente la tela. Preparare il fondo della tela richiede del tempo, ma il risultato è decisamente diverso. Io utilizzo due - tre mani di gesso di alta qualità e solitamente anche una o due mani di bianco. Il vantaggio è di questi passaggi è duplice: innanzitutto il supporto è molto più stabile e duraturo nel tempo, poiché il gesso funge da isolante tra olio e tela e la superficie non assorbente permette al colore di “non venire risucchiato” nelle trame della tela, ma di rimanere brillante ed emergere dalla tela. Molti tubetti di colore ad olio in commercio, contengono riempitivi vari. Il colore esce un po’ debole, troppo diluito. Quelli migliori, invece sono concentratissimi, molto pastosi, quasi duri, e necessitano di un medium per essere stesi. L’obiettivo che vogliamo da un colore ad olio di qualità è che nel tempo non si “decolori”, non perda la sua purezza, e che resti brillante. Per questo consiglio di comprare dei colori di qualità superiore; è vero, spenderete un po’ di più inizialmente, ma ne dovrete utilizzare una quantità minore perché sono concentrati e il loro effetto è percepibile: un quadro fatto con colori di qualità e più brillante, solido, professionale. Consiglio colori di marca Old Holland, Micheal Harding, Rembrandt, Winsor & Newton, e anche Zecchi: garantiscono una sensazione unica nel manipolarli, sono molto “burrosi”, pigmentati al massimo e brillanti. Attualmente queste marche sono riconosciute universalmente come superiori. Per prima cosa, eseguite il disegno del soggetto con la matita, alcuni pittori esperti lo fanno direttamente con un pennello usando un colore molto diluito. Un disegno dettagliato, però rende più facile il prosieguo del lavoro ed evita molti errori. In ogni caso solo i disegni relativamente semplici si possono eseguire direttamente con il pennello. Il disegno può essere eseguito anche a carboncino, in questo caso, prima di iniziare a dipingere (per evitare che il pennello intriso di colore si sporchi di carboncino), fissate il carboncino con il fissativo ed aspettate che asciughi. Finito il disegno si può iniziare a dipingere. Per dipingere ad olio, esistono diverse tecniche. Il colore può essere applicato con pennellate decise per dare vivacità al dipinto oppure con lievi sfumature. Se si vogliono ottenere effetti materici si può applicare il colore con una spatola. Nella pittura ad olio, se si sbaglia, si può asportare il colore, con una spatolina e pulire con uno straccio e trementina. Poi ridipingere la zona. La pittura ad olio ci mette moltissimo tempo ad asciugare. Normalmente quindi non occorre aggiungere niente per ritardare l'asciugatura, tranne che il supporto non sia stato preparato in modo corretto ed assorba molto. La maniera migliore di fare essiccare il colore è sotto la luce del sole, in questo modo i colori non ingialliranno. E ora, pennelli in mano e buon lavoro!!!

martedì 24 maggio 2016

Segnaposto gessetti quadrifoglio

Buona sera a tutti, oggi ho iniziato un nuovo progetto creativo. Mi sono stati chiesti 25 gessetti a forma di quadrifoglio da utilizzare come segnaposto per un evento.
Questi sono realizzati in gesso ceramico di qualità e possono essere inodori come in questo caso, oppure per chi i preferisce posso essere "profumati" attraverso l'utilizzo di essenze profumate in gocce. Vi posso dire che il procedimento è molto più facile da fare che da spiegare, e appena avrete preso un po’ di mano farete gessetti ad occhi chiusi. Occorrente: Polvere di gesso oppure gesso ceramico Stampino quadrifoglio o altri soggetti Bicchiere di plastica Cucchiaino Bilancina di precisione Acqua Essenza profumata (se volete fare gessetti profumati)
per farvi vedere meglio ho preso questa immagine con le paperelle dal web. PROCEDIMENTO: 1- Per un quadrifoglio mettere 15 grammi di gesso nel bicchiere di plastica, misurate quindi il peso con il bilancino. 2- Ora dovrete iniziare a versare l’acqua nel gesso (utilizzando una bottiglia o una caraffa graduata), mescolando con il cucchiaino fino ad ottenere la consistenza dello yogurt da bere. Quanta acqua mettere? So che è l’informazione che aspettate tutti, ma purtroppo la verità è che non c’è una risposta. Dipende molto dal tipo e marca del gesso. In base al tipo di gesso utilizzato cambieranno quindi le dosi di gesso e di acqua da mescolare, seguite le istruzioni sulla confezione. 3-Mescolate bene senza però sbattere: non dovete inglobare aria, altrimenti i gessetti verranno fuori con delle bollicine. Muotete per qualche secondo il bicchiere con il gesso in modo da fare uscire la poca aria inglobata. 4- Per chi vuole realizzare gessetti profumati in questa fase può aggiungere nel gesso 5 gocce di essenza, mescolare di nuovo. 5- Versare nello stampo. Aiutatevi con il cucchiaio per ripulire bene i bordi del bicchiere e far uscire tutto il gesso. Gli stampini vanno riempiti bene ma non esagerate: io mi fermo sempre 1mm al di sotto del bordo in modo da ottenere forme belle precise ed evitare che il gesso trasbordi. Date allo stampo delle scosse piccole ma decise in modo che il gesso si assesti e la superficie si uniformi. Se pensate di appendere i gessetti, è il momento di inserire dei gancetti metallici da innesto sul retro di ciascuno. 6- Lasciate riposare. Già dopo un ora potrete sformare i gessi (spesso anche prima): se hanno un colore che tende al grigio è perché non sono ancora del tutto asciutti. Se vi sembra che profumino troppo poco, mettete un altro paio di gocce di essenza sul retro di ognuno. Se i gessetti dovessero avere dei bordi irregolari, potrete rifinirli usando della carta vetrata molto fine (da 320 in su). 7- Decorate con nastrini se volete. CONSIGLI: Comprate gesso e essenze profumate di qualità. Usate stampi in silicone non stampi rigidi. Versate l'olio essenziale sempre nell'impasto, mai nello stampo. Non usate i gessetti come profuma ambienti, al massimo potete inserirli in un cassetto. Per i gessetti normali potete usare la polvere di ceramica (più dura, bianca e liscia), mentre per i gessetti profumati consiglio il gesso normale che è più poroso e assorbe meglio il profumo. Ed ora via alle bomboniere, ai segnaposti, ai regalini per le maestre e ai pensierini per le amiche!

lunedì 23 maggio 2016

Vasetto Country Painting con coccinella

Ciao ragazze, un po di tempo fa passeggiando in uno di quei negozi di cineserie in cui si può trovare di tutto e di più, mi sono imbattuta in alcuni vasetti per piantine in terracotta colorata... Erano così carini che non ho davvero potuto resistere... si tratta dei classici vasetti alti 7 cm, ne ho preso uno di colore verde e uno arancione.
Ho rimuginato per giorni su cosa farci, e poi:
ecco il risultato ottenuto con il vasetto verde.
Non ho ancora lavorato sul vasetto arancione, provvederò al più presto. Purtroppo presa dalla vena creativa ho dimenticato di fare le foto del lavoro passo passo, mi spiace tanto... Cercherò comunque di spiegare il procedimento.
Occorrente:
  1. Vasetto in terracotta
  2. colori acrilici
  3. fissativo spray opaco
  4. pennelli di setola naturale
  5. Spot per nail art
Procedimento:
  1. Se non trovate i vasetti in terracotta già colorati, prendete quello normale e dipingetelo tutto di colore verde e lasciatelo asciugare per 1 ora almeno.
  2. Disegnare con una matita la sagoma della coccinella costituita da un cerchio grande e un cerchio più piccolo leggermente sovrapposti, in modo che la testolina venga leggermente tagliata nel punto in cui tocca il corpo. Non disegnate ne rami ne altri particolari, neanche i cerchi all'interno della coccinella mi raccomando, solo il perimetro esterno della coccinella.
  3. dipingete il cerchio grande che costituisce il corpo della coccinella di colore rosso e la testolina di colore nero, ricordandovi di non dipingere sulla parte sovrapposta al corpo (quella va di colore rosso).  Siccome i colori acrilici impiegano più tempo ad asciugare è possibile fare delle sfumature, quindi intingete leggermente la punta di un pennellino nel colore nero e iniziate a sfumare il colore rosso all'interno della coccinella nella parte inferiore, mi raccomando solo sotto poiché sopra metteremo in seguito i punti luce bianchi.
  4. Dopo aver lasciato asciugare la coccinella con il pennellino sottile e il colore nero tirate la riga al centro del corpo della coccinella e realizzate il piccolo triangolino nero per creare la forma delle due alette.
  5. Lasciate asciugare, procediamo ora a realizzare i pois. Intingete nel colore nero la punta rotonda grande dello spot per unghie e procedete a realizzare le palline, per quelle piu grandi appoggiate la punta disegnando in tondo e allargando. 
  6. Disegnate con il pennellino nero le antenne.
  7. Pulite il pennello sottile e con il colore bianco create le lunette per realizzare punti luce. Lasciate asciugare.
  8. Ora la coccinella è finita. Prendere un colore verde leggermente più scuro del colore usato per il vasetto e create un ombreggiatura intorno a tutta la coccinella e sotto lo scalino del vasetto.
  9. Ora passiamo ai rametti. Con il pennellino sottile e il colore marrone create dei rametti. Non troppi. E lasciate asciugare.
  10. Con colore verde scuro disegnate per ogni punta dei rametti delle foglie e molto velocemente sfumatele con il colore giallo e lasciate asciugare. Con il colore verde scuro disegnate le linee all'interno delle foglie.
  11. Con lo spot e il colore bianco realizzate le palline bianche sui rametti ad affetto grappolini.
  12. Passiamo al bordo superiore. Con lo spot realizzate le Margherite senpre con la tecnica dei pois, intingete la punta, appoggiatela e girate per allargare la pallina.
  13. Quindi realizzate 2 Margherite, una davanti e una dietro nella direzione opposta. Mentre sugli altri due lati fate dei cuoricini rossi con un pennello piatto. Mentre con il pennello sottile create sul cuore dei tratteggiato per dare l'effetto cucitura.
  14. Ora create anche dei tratteggi neri per collegare il 4 simboli. Lasciate asciugare.
  15. Poggiate il vasetto asciutto su un supporto e spruzzatelo con il fissativo senza esagerare. Dopo un ora fate un altra passata di fissativo. Mi raccomando passatelo anche nella parte di sotto del vasetto.

Il lavoro è finito...
Aspetto le vostre foto, un bacio alla prossima.

Le tempere: scheda tecnica, trucchi e consigli.

Buona sera cari lettori, in questo post ho deciso di parlare di quella che in passato è stata la più praticata tecnica pittorica, cioè la pittura a tempere.I colori a tempera sono apprezzati perché si ottengono superfici uniformi e coprenti, si stendono e si lavorano con facilità ed asciugano in pochi minuti. Aderiscono a qualsiasi supporto sgrassato e poroso, come carta, cartone, legno, gesso e terracotta. Si possono creare strati uniformi di colore senza segni di pennellate. Dopo l'essiccazione hanno un aspetto opaco e vellutato. 
I colori a tempera sono formati da pigmenti mescolati con acqua distillata e agglutinanti diversi, come la chiara d'uovo, il latte di fico, la cera, la colla, che li rendono diluibili in acqua e quindi facili da usare. A differenza dell'acquerello i colori a tempera sono molto coprenti.
Dipingere con le tempere è piuttosto semplice e occorrono pochi materiali, inoltre sono molto economiche. Per questo a livello didattico la pittura a tempere conserva ancora una grande importanza.
Il tempo di asciugatura molto breve, permette di fare ritocchi e stesure successive di colore senza aspettare troppo, ma necessita di sfumare velocemente e con decisione i colori, non li consiglio quindi per chi vuole realizzare sfumature delicate o particolari che richiedono lunghi tempi di lavorazione con il colore umido.
In commercio si trovano confezioni contenenti già i colori di base, oppure si possono  comprare singoli tubetti disponibili in varie dimensioni. Si tratta di colori che si amalgamano molto bene quindi con i colori primari più il bianco e il nero si possono ottenere infinite sfumature. 
Le tempere di solito schiariscono dopo l'asciugatura quindi io consiglio di fare delle prove prima di iniziare il lavoro. Questi colori per essere usati devono essere diluiti con acqua, mi raccomando però, non devono essere ne troppo liquidi ne troppo densi.
Aderiscono a moltissimi supporti e per quanto riguarda la carta consiglio di utilizzare fogli abbastanza spessi per evitare che si increspino.
Le pitture a tempera devono essere sempre verniciate per una buona conservazione nel tempo.
Per verniciare un quadro a tempera, bisogna prima assicurarsi che sia ben asciutto.
Si può verniciare a pennello, con delicatezza e senza strofinare troppo il pennello,oppure esistono delle confezioni spray. Potete usare lo stesso prodotto indicato per lavori a matita o a carboncino.
Quando il lavoro è completo ed asciutto spruzzate il dipinto con del fissativo spray, che crea uno strato protettivo. Spruzzate il fissativo da una distanza di circa 30 cm., se lo fate troppo da vicino potreste creare delle macchie. Tenete il lavoro in posizione orizzontale, fino a quando il fissativo non sarà asciugato, per evitare scolature. E’ consigliabile spruzzare poco fissativo e ripetere l’operazione, quando sarà asciugato.
Dopo aver ultimato il lavoro, tenete i vostri dipinti in un ambiente aerato e privo di umidità e se possibile incorniciateli subito con un vetro protettivo, badando che non sia a contatto con la superficie dipinta.
Potete usare diversi tipi di vernici, purché siano incolori e trasparenti, per evitare di alterare i colori del dipinto. . Esistono in commercio vernici a base di resine sintetiche, che asciugano subito e non ingialliscono. Si trovano in commercio sia vernici opache che lucide.
Ottime sono pure le vernici ad acqua.
dipinti vanno conservati lontano da fonti di calore, perché potrebbero screpolarsi. 
Dopo aver finito di dipingere a tempera, basta lavare tutto molto bene con acqua. Se rimangono tracce di colore sulla tavolozza, la volta successiva che si usa, i nuovi colori si mescoleranno con i residui dei vecchi.
Bisogna accertarsi che i tubetti siano ben chiusi, altrimenti i colori possono seccare in pochissimo tempo. 
Conservate i colori in posti freschi e asciutti.
Curiosità:
Mescolando del miele o dello zucchero alle tempere si può allungare il tempo di asciugatura.
Un esempio di lavoro a tempere:
io li trovo fantastici.

E ora a fine post ecco i link dei materiali da me consigliati (cliccate sul titolo in grassetto):

  1. Per i principianti Giotto Tempere confezione da 24 colori.
  2. Per gli esperti Maimeri tempera confezione in legno con 12 tubetti.
  3. Per i principianti Pennelli sintetici 6 pezzi Viva Decor abbinati a Pennelli Piatti Viva Decor 6 pz.
  4. Per gli esperti Pennelli pelo di Bue Giotto  abbinati a Pennelli in setola di cammello 7 pz.
  5. Per la finitura Fissativo spray Maimeri.
  6. Tele pittoriche set 5 pz
Buon lavoro ragazzi, aspetto commenti e foto dei vostri lavori mi raccomando.


venerdì 20 maggio 2016

Pennelli, quale scegliere?

In questo secondo post voglio parlare di un altro strumento fondamentale per noi creative: i pennelli.
Ogni tecnica pittorica necessita di modelli specifici. L'acquerello, per esempio, richiede peli morbidi ed elastici che assorbano molto colore come i pennelli di martora, per la pittura al cavalletto con olio o con gli acrilici si usano invece pennelli con il manico lungo e in pelo di setola abbastanza rigida per stendere bene i colori densi e pastosi oppure in pelo sintetico o di bue, più morbidi, per rilasciare meno tracce nella stesura del colore. Il pennello si compone di tre parti fondamentali che possono variare a seconda dell'uso che se ne deve fare: il manico, la ghiera e la punta. Di seguito elenco le caratteristiche generali dei principali tipi di pelo in commercio:
Martora Kolinsky - Sono i migliori pennelli per acquerello grazie alla sua elasticità e morbidezza. Lungo, affusolato e con la punta sottile, questo pelo ha la caratteristica di incamerare molto colore e rilasciarlo con estrema sensibilità. Se siete cuorisi di provarlo, eccolo.
Martora Rossa - Pelo meno pregiato del precedente, ma comunque ottimo per l'acquerello. Viene utilizzato anche per la tempera, per l'acrilico e per i particolari più fini nella pittura ad olio.
Provate questo, é fantastico.
Pelo di Bue - Di colore bruno o marrone, è molto elastico, duraturo ed economico. Utilizzato in quasi tutte le tecniche pittoriche. Li trovate spesso in set come questi.
Filamento Sintetico - Presenta caratteristiche simili al pelo di martora ma ad un costo di gran lunga inferiore, è molto resistente all'usura tranne quando utilizzato con solventi. Eccoli qui.
Pennelli di Setola - Flessibile ed elastico, questo pelo ha un'eccellente presa del colore. Utilizzato soprattutto con i colori ad olio e acrilici. Io uso questi,ottima qualità.
Insieme al tipo di pelo e alla lunghezza del manico, altra caratteristica fondamentale per la giusta scelta del pennello è la forma e la dimensione della punta:
punta piatta per fondi e stesure su superfici ampie
punta tonda per tracciare linee o dettagli particolareggiati
 lingua di gatto per ritocchi, finiture e velature
 ventaglio per velature, sfumature e trasparenze.
Ovviamente queste sono solo indicazioni, ognuno può usarli nel modo che preferisce.

A lavoro ultimato, asportare con uno straccio il grosso del colore residuo partendo dalla ghiera verso la punta, sciacquare il pennello, abbondantemente e con cura, nel solvente o nell'acqua tiepida, a seconda del tipo di colore utilizzato. Con il tempo i peli tendono a separarsi abbandonando la loro curvatura originale ma è quasi sempre possibile ridare la forma al pennello: dopo il lavaggio modellate il pelo con le dita inumidite con una soluzione di acqua e balsamo per capelli e riponete sempre i pennelli con la punta rivolta verso l'alto o all'interno di appositi porta pennelli.



giovedì 19 maggio 2016

Acrilici, cosa sono? Come usarli? Caratteristiche principali.

Salve a tutti, nei miei primi post voglio parlare di materiali e stasera voglio cominciare con uno di quelli che io utilizzo più spesso, cioè i Colori Acrilici. Gli acrilici sono diversi dalla tempera, sono nati in epoca relativamente recente e sono prodotti con pigmenti colorati mischiati con una resina acrilica che funge da legante. Questo tipo di colori asciuga abbastanza velocemente, ma il tempo preciso di asciugatura varia da marca a marca e dipende dalla resina. Possono essere utilizzati su numerosi supporti, dai fogli da disegno, al cartone, alla tela , ai supporti di  legno (anche compensato), e oltre che per l'esecuzione di dipinti, sono adatti per la decorazione muraria e quella degli oggetti più disparati. I loro pregi principali sono la resistenza, la brillantezza e l'impermeabilità, ma non permettono la tecnica della sfumatura, o almeno per quanto mi riguarda sfumare questi colori è molto difficile, si può arrivare ad un risultato minimamente decente dopo anni di pratica (io li uso da 9 anni). Infatti, la sfumatura con gli acrilici avviene a tratti, a gradini permettendo il passaggio da un tono all'altro, oppure con successive velature di colore diluito che vengano stese su colore asciutto. Essi sono tranquillamente mescolabili fra loro e come diluente è preferibile semplice acqua, utilizzabile anche per cancellare, prima dell'asciugatura, parti di colore. Ricordatevi di lavare accuratamente i pennelli una volta finito il lavoro, in quanto l’acrilico una volta secco non si toglie più, o è molto difficile da togliere…Se il colore si fosse seccato sul pennello si può scioglierlo con alcol o diluente nitro. Cercate anche di non sporcarvi i vestiti, io ho maglie e pantaloni con macchie di acrilico vecchie di anni.
Tra le marche che io consiglio ci sono:
Acrilici Maimeri Polycolor, sono perfetti per le belle arti! 
Acrilici Americana, nati per la Decorative e Country painting, per l’hobbistica sono i migliori perchè molto cremosi, facilissimi da stendere e solitamente molto coprenti, anche se non sono tutti uguali come consistenza, alcuni sono meravigliosi, altri abbastanza più trasparenti.
Acrilici Allegro di Stamperia,sono quelli che io utilizzo di più e dovrebbero essere l’equivalente degli Americana.
Ovviamente si possono usare anche altri tipi di acrilici, ma ricordate che più sarà alta la qualità, più bello sarà il risultato finale.